– Altri Nomi: Damask Rose, Bussora Rose, الوردة الدمشقية, Gole Mohammadi
– Nome botanico: Rosa damascena (Si riferisce a Damasco, l’odierna capitale della Siria)
– Genere: Rosa
– Famiglia: Rosaceae (La famiglia delle rose)
– Durata: Perenne
La rosa damascena è un arbusto a foglie caduche che può raggiungere un’altezza di circa 2,5 metri, con i suoi steli ricoperti da punte e spine robuste e ricurve. Le foglie sono pennate, con cinque (raramente sette) foglioline. La disposizione dei petali è più sciolta rispetto alla Rosa gallica ed è anche nota per avere una fragranza più forte e più intensa. Le rose damascate sono rinomate per la loro fine fragranza e i loro fiori sono la specie più comune di rose coltivate commercialmente e raccolte per la produzione dell’olio essenziale.
Presenta due varianti principali: damasco estivo (R. damascena nothovar, damascena) e damasco autunnale (R. damascena nothovar, Semperflorens). Il damasco estivo ha una stagione di fioritura più breve, fiorisce solo durante l’estate, mentre il damasco autunnale ha una stagione di fioritura più lunga, con i loro fiori che si estendono fino all’autunno. Entrambe le varietà producono fiori di colore variabile dal rosa chiaro al rosa scuro.
Habitat: Viene coltivata in tutto il mondo, ma la più bella rosa damascena cresce in Bulgaria e Turchia. Si ritiene che il suolo in Bulgaria, in particolare lungo le pendici meridionali dei Balcani, sia perfetto per la coltivazione delle rose. I rapporti di Warnford-Lock (1881) hanno evidenziato la fertilità di questo terreno dovuta alle alte concentrazioni di sienite (rocce magmatiche) che si stanno decomponendo nel terreno.
La Rosa damascena cresce meglio a temperature moderate con un flusso di aria umida durante la fioritura e preferisce altitudini tra 300-1800m.
Raccolta e coltivazione: la semina dovrebbe avvenire in primavera e in autunno. Le piante iniziano a fiorire in aprile ma i fiori raggiungono la perfezione a maggio…ma questo dipende dal clima. In Medio Oriente o nei climi più caldi la raccolta dei fiori inizierebbe a fine aprile, mentre nei climi più freschi d’Europa la raccolta può iniziare più tardi, verso la fine di maggio o verso giugno. La concentrazione di profumo e costituenti è massima al momento in cui i fiori si sviluppano in piena fioritura ed è a questo punto che è meglio raccoglierli. I fiori espansi dovrebbero essere raccolti prima dell’alba e con il calice attaccato in modo da ottenere la massima quantità di oli volatili.
Origine: C’è stato un grande dibattito per molti secoli sulle origini della Rosa Damascena. I primi fossili di rosa sono stati scoperti negli Stati Uniti e si ritiene che abbiano 30 milioni di anni. Anche se pare che il genere “Damasco” sia un ibrido tra la Rosa gallica e la Rosa canina, si pensa che il suo luogo di nascita sia la Persia, sebbene ci siano studi che sostengono che il primo ibrido di rosa sia stato scoperto in Anatolia o nell’Asia occidentale nell’età del bronzo.
Storia: storia potente e intrigante, La Rosa Damascena è stata al centro di molte famose battaglie, storie d’amore, tragedie, poesie, canzoni, versi…infatti la rosa ha dato origine a molte leggende. Omero allude alla rosa cantando “profumo di rose” e “dita rosee” nell’Iliade e nell’Odissea. La grande poetessa greca Saffo scelse la rosa come la regina dei fiori intorno al 600 aC.
La parola rosa deriva dalla parola greca “rhédon” e dalla parola persiana “vareda”, che significa “rosso” infatti si ritiene che la più antica specie di rosa rosa gallica, il precursore della rosa damascena, fosse effettivamente rossa.
Nel corso della storia la rosa è stata anche il simbolo dell’amore, della perfezione e della purezza ed era sacra per la dea dell’amore, Afrodite.
Pare addirittura, che fu proprio la rosa damascena ad essere stata utilizzata per la prima preparazione di acqua di rose avvenuta nel 10° secolo da Avicenna, anche se le statistiche suggeriscono che di distillazione di rose si parlasse già nel 7° secolo in Persia.
Usi storici: dolore addominale e al torace, rafforzamento del cuore, sanguinamento mestruale, problemi digestivi e riduzione dell’infiammazione, in particolare del collo. La Rosa Damascena ha proprietà rinfrescanti e astringenti, con le rose essiccate e polverizzate, già nell’antichita, venivano creati impacchi dal potere astringente e tonificante per pelle e cuoio capelluto. Veniva anche utilizzato come trattamento per gli occhi e le palpebre e come antidoto per le ferite.
Nicholas Culpeper (1652) usava petali di rosa rossa essiccati sotto forma di tintura o polvere per alleviare i dolori causati da mestruazioni pesanti, l’ematemesi e altre forme di sanguinamento. Essa ha anche commentato: <<una piccola quantità di rose prese ogni notte manterrà le budella regolari>>. Elizabeth Blackwell (1737) pensava che:<<i fiori sono di natura dolce catartica, che eliminano il colera e i cattivi umori. Spesso vengono dati ai bambini e alle persone deboli, con una catarsi più forte>>.
Le tribù indiane del Nord America usavano un decotto della radice di Rosa Damascena come rimedio per alleviare la tosse dei bambini. Anche la rosa è governata dall’elemento “fuoco” nella medicina tradizionale cinese, elimina il calore nel fegato e aiuta a stimolare qualsiasi energia QI stagnante. Avicenna utilizzava l’olio di rosa in aromaterapia per il trattamento della cardiopatia.
Parti utilizzate: petali, polpa dei cinorroidi, semi, rizoma, radici e boccioli. La Rosa damascena commercialmente viene utilizzata per l’estrazione di profumi e oli, estratti per distillazione per ottenere oli volatili e acqua di rose. Anche i fiori e la polpa dei cinorroidi secchi vengono utilizzati per fonti alimentari, integratori, tisane e decorazioni. L’olio di rosa puro distillato di buona qualità è molto ricercato ed estremamente costoso in quanto può richiedere fino a 10.000kg di rose per ottenere circa 500g di olio. L’acqua di rose è usata per molte cerimonie religiose e come ingrediente alimentare, in Medio Oriente e in Africa è parte integrante della vita di ogni giorno.
Costituenti e azioni fitochimiche: contiene chetoni, beta-damascenone e beta-damascone noti come i chetoni rosa, che sono due importanti sostanze chimiche profumate e aromatiche. Vi è un’abbondanza di composti fenolici o polifenoli come eugenolo e geraniolo trovati in Rosa Damascena. Questi composti hanno un effetto ampio e diversificato per il corpo, antiossidanti, anti-radicali liberi, antitumorali, antinfiammatori, antimutogeni e antidepressivi. Gli studi dimostrano che questi costituenti fenolici hanno anche effetti antiepilettici. I flavonoidi e i terpini presenti nelle teste fiorite hanno dimostrato di essere antidepressivi del SNC (sistema nervoso centrale) e di sostenere le funzioni cardiovascolari. Gli acidi grassi polinsaturi estratti dalla Rosa Damascena hanno dimostrato di favorire la crescita dei neuroni.
Azioni e indicazioni: l’uso esterno di oli volatili di rosa, in aromaterapia, è utile per portare un senso di calma e sollevare l’umore. Per Ayurveda infatti è noto per riequilibrare i tre dosha. Componente universale nei prodotti di bellezza e nella cura della pelle e dei capelli, in quanto le sue proprietà aromatiche e terapeutiche sono considerate divine. La rosa damascena è un umettante, che aggiunge e mantiene l’umidità sulla pelle secca, matura o danneggiata. I test hanno identificato le potenti qualità antiossidanti e antimicrobiche naturali degli oli essenziali di rosa damascena. Stimolate, utile per i problemi con la circolazione sanguigna e problemi cardiovascolari.
Rosa damascena ha una forte affinità con il cuore soprattutto nelle donne in quanto aiuta a combattere la tensione premestruale bilanciando il sistema endocrino. Sono stati riportati effetti terapeutici sulla sensibilità premestruale del seno e sulla riduzione dell’infiammazione, in particolare al collo. Sono state anche registrate attività anti-diabetiche e persino anti-invecchiamento.
Cosmesi:
La R. damascena è dunque una delle specie più importanti della famiglia delle Rosacee, nota soprattutto per la sua profumazione.
I suoi prodotti principali sono l’olio ricavato da spremitura a freddo, l’olio essenziale e l’acqua di rose ottenuta da distillazione
?? recensione acqua di rose
Tuttavia, soprattutto negli ultimi anni, impazza anche l’utilizzo della “polvere” (ricavata dai petali di rosa essiccati) per un fine cosmetico legato alla cura della pelle compreso il cuoio capelluto.
?? recensione Polvere di rosa
Come abbiamo visto, questa pianta contiene diversi componenti come terpeni, glicosidi, flavonoidi e antociani che hanno effetti benefici sulla salute umana. Gli effetti farmacologici di R. damascene sono molto diffusi. La maggior parte degli effetti sul sistema nervoso centrale, come detto precedentemente, hanno poteri ipnotici, analgesici e anticonvulsivanti. Ottimo per il sistema respiratorio e cardiovascolare; effetto lassativo, antidiabetico, antimicrobico, anti-HIV, anti-infiammatorio e antibatterico;
Contenente una gamma complessa di vitamine (tra le quali Vitamina C e reticolo ovvero la vitamina A), proteine, minerali e antiossidanti, i benefici che possiamo trarre da questa pianta per un uso cosmetico sono: rinfrescante, astringente, tonificante, lenitivo, emolliente, sebo-regolatore, illuminante del colorito, protettivo rispetto ai radicali liberi e agenti esterni (smog, fumo, temperature alte o basse…), anti ossidante (aiutando a rafforzare le cellule della pelle e rigenerare i tessuti), stimolante (impedendo la caduta dei capelli e rinforzando la radice), anti-age, aiuta a trattare le infiammazioni e la forfora del cuoio capelluto che spesso sono causate da infezioni fungine, stress, agenti esterni, assunzione di farmaci ect..
e aiuta a mantenere l’equilibrio del pH della pelle.
La leggenda della Rosa della Riconciliazione
Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio. La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese. Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché in quel giorno del 273 d.c. San Valentino morì.
Nota bene:
Tutte queste informazioni sono frutto di studi clinici effettuati “in vitro” e “in vivo”
ma non hanno lo scopo di diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Consigliamo sempre il pare del medico di base prima di utilizzare qualsiasi sostanza a voi sconosciuta (o parzialmente conosciuta) soprattutto se si è soggetti allergici o particolarmente sensibili, donne in gravidanza e persone sottoposte a cicli farmacologici dovuti a gravi malattie; per maggiore sicurezza è possibile eseguire un patch test casalingo per verificare eventuali reazioni allergiche, scopri come qui ?? link
Pertanto ci esoneriamo da qualsiasi responsabilità su un uso improprio delle informazioni riportate negli articoli contenuti in questo sito.
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