IL PELO
Il pelo è un annesso cutaneo cheratinico di forma cilindrica. È un sottile filamento corneo presente su quasi tutta la superficie del corpo.
Le uniche zone totalmente prive di peli sono: i palmi delle mani, la pianta dei piedi, le mucose della bocca e quelle genitali mentre il resto del corpo è coperto di peli, osservando però differenze nella quantità in rapporto a fattori genetici come la razza e il sesso.
* Esistono 2 tipi di pelo:
– VELLO O LANUGINE : sottile, fine, morbido e di colore chiaro.
– PELO TERMINALE: lungo e spesso.
* Un altro tipo di classificazione divide i peli in:
– PELI SESSUALI MASCHILI : che crescono nell’uomo adulto su viso, sotto l’ombelico, su gambe, braccia, torace e dorso.
– PELI SESSUALI MASCHILI E FEMMINILI: peli ascellari e pubici presenti in entrambi i sessi, ma solo dopo lo sviluppo.
– PELI NON SESSUALI: come capelli, ciglia e sopracciglia, presenti in entrambi i sessi fin dalla nascita.
I Peli sono inseriti nella pelle obliquamente con un angolo di 75° circa e presentano differenze di lunghezza e diametro. Essi vengono denominati:
•CAPELLI: sul cranio •BARBA: sulle guance e mento •CIGLIA: sul margine libero delle palpebre •SOPRACCIGLIA: sul contorno orbitale •VIBRISSE: peli del naso •TRAGI: peli dell’orecchio
“Le ciglia e le sopracciglia sono le sole che non risentono di alcuna influenza ormonale”
I primi peli si hanno intorno al 2° mese di vita intrauterina. Entro in 4° mese sono estesi su tutto il corpo (lanugine fetale) che cade nel feto un mese prima della nascita, lasciando il posto ad una seconda gettata di lanugine che ricopre il corpo, tranne la testa, dove crescono i capelli. Dopo la nascita cadrà anche questa e si avranno i peli veri e propri.
STRUTTURA DEL PELO
•I peli sono costituiti da una parte esterna e sporgente detta FUSTO e da una parte interna chiamata RADICE, infissa nella cute che termina con il BULBO.
•La radice si trova negli strati più profondi della pelle (a livello del Derma) ed è situata e avvolta in una guaina chiamata FOLLICOLO PILIFERO, che sbocca a livello dell’epidermide e prende il nome di COLLETTO del follicolo.
•Esso poi si apre sulla superficie cutanea per mezzo di un foro detto OSTIO FOLLICOLARE.
•Il bulbo invece è un rigonfiamento biancastro che contribuisce alla formazione e all’accrescimento del pelo;
* In comunicazione del follicolo pilifero troviamo la ghiandola sebacea, le fibre nervose e il muscolo erettore del pelo.
– La ghiandola sebacea ha la funzione di lubrificare il pelo, rendendolo più morbido e luminoso.
– Le fibre nervose sono la “causa” della sensibilità cutanea.
– Il muscolo erettore invece è un muscolo involontario che serve a raddrizzare il pelo; infatti contraendosi è capace di causare un fenomeno chiamato “pelle d’oca”.
LA SEZIONE DEL PELO
Se sezioniamo un pelo notiamo che è costituito dalla cuticola, la corteccia e il midollo.
•LA CUTICOLA: è la parte esterna, costituita da uno strato di cellule trasparenti, disposte a squame.
•LA CORTECCIA: è interna alla cuticola ed è formata da cellule allungate e da granuli che danno il pigmento melanico.
•IL MIDOLLO: è la parte più centrale ed è formato da cellule raggrinzite e ampi spazi d’aria. (Più aria = pelo più chiaro)
IL CICLO DEL PELO
Il ciclo di vita dei peli si suddivide in 3 fasi:
– Fase Anagen (la fase di crescita vera e propria e può durare anche anni)
– Fase Catagen (quando il loro sviluppo si ferma)
– Fase Telogen (di riposo e caduta). Il pelo vecchio non ha più alcuna attività vitale, ma rimane attaccato alla pelle per poi essere espulso e sostituito da un nuovo pelo.
Lo “spazio temporale” che intercorre tra la fase catagen e la fase telogen è di 3/4 settimane.
Vari fattori ne influenzano lo sviluppo: l’età, la circolazione, la temperatura del corpo, la nutrizione, le stagioni, gli stati emotivi e gli ormoni.
ALTERAZIONI E ANOMALIE
Possono essere:
L’ipertricosi, l’irsutismo, la cheratosi pilare, la follicolite e i peli incarniti.
* L’IPERTRICOSI: indica qualsiasi situazione in cui esiste un eccesso di peli. Si presenta con un aumento di peli non sessuali. Può essere causata da ipotiroidismo, farmaci, malnutrizione o stress e può essere localizzata in un punto solamente o diffusa in tutto il corpo. Può colpire entrambi i sessi. Questa alterazione può essere presente anche soltanto in alcuni momenti della vita, come ad esempio durante la menopausa e la gravidanza. Rimane solo un problema estetico, privo di significato patologico, se esso non si rivela come un inizio di irsutismo.
* L’ IRSUTISMO: è un eccessiva crescita di peli in zone dove normalmente lo sviluppo è minimo o assente. Riguarda esclusivamente il sesso femminile. Colpisce il mento,le guance,il torace (zone intorno all’aureola del capezzolo) l’addome, le spalle, la schiena e i glutei. Le cause sono solitamente ormonali a livello ovarico e surrenale o un eccessiva somministrazione di farmaci. Normalmente nella donna accanto agli estrogeni (ormoni tipicamente femminili) è presente una piccola parte di androgeni-testosterone (ormoni tipicamente maschili); il loro rapporto deve essere costantemente equilibrato. Se aumenta anche di minima parte la quantità di androgeni la peluria ne sarà influenzata. Sarà il medico specialistico a riconoscere attraverso accertamenti clinici, la presenza di questo squilibrio.
LA CHERATOSI PILARE o “pelle d’oca” perenne: sono dei veri e propri tappi cheratinici che occludono gli orifizi dei follicoli piliferi. Hanno un aspetto puntiforme e si manifestano supratutto sulle superfici laterali degli arti superiori, delle cosce e dei glutei, più raramente sul volto. Le ghiandole sebacee sono atrofiche, quindi la cute appare secca e ruvida. Le cause della cheratosi sono ancora sconosciute; sembra comunque che siano di carattere ereditario.
Il problema risulta essere soprattutto di tipo estetico e le terapie da utilizzare sono poche: si consiglia il massaggio con il guanto di crine, i peeling e l’applicazione di creme e di oli emollienti, come l’olio di mandorle e l’olio di germe di grano.
Migliora durante la stagione balneare e tende a risolversi dopo i 30 anni di età.
LA FOLLICOLITE:
Può insorgere in seguito a trattamenti di depilazione o epilazione e si manifesta con un infezione batterica superficiale o profonda accompagnata da una reazione infiammatoria dei follicoli piliferi traumatizzati. Si altera l’equilibrio batterico, causando la comparsa di puntini rossi o pustole che provocano prurito e tal volta dolore.
In alcune persone è un fenomeno occasionale, in altre il problema tende a ripresentarsi ad ogni trattamento depilatorio o epilatorio. Sarà dunque necessario interrompere momentaneamente i trattamenti.
Se la manifestazione è lieve, si tratta la zona infetta con detergenti antisettici ed eventualmente con creme antibiotiche. Nei casi più gravi è invece consigliabile rivolgersi al proprio medico.
I PELI INCARNITI:
Il pelo incarnito non è altro che un pelo che fatica a “spuntare”, continuando a svilupparsi e crescere sotto pelle.
Esso crea inestetismi legati a gonfiori e rossori fino a generare infezioni cutanee, dando origine a un foruncolo infiammato con pus e dolente al tatto. L’infiammazione può evolversi con un nodulo e un ascesso, la cui riduzione richiede l’intervento del medico.
Le cause che originano un pelo incarnito possono essere:
-Aridità della pelle: un accumulo di cellule morte inspessisce lo strato corneo, la pelle essendo troppo secca diventa dura e il pelo non riesce a forarla.
-Depilazioni sbagliate: l’uso della lametta, una rasatura scorretta, l’utilizzo di epilatori meccanici o ancora un’ asportazione del pelo con pinzetta che non segua la naturale direzione di crescita del pelo.
-Epilazione con ceretta: quando lo strappo viene effettuato con una inclinazione errata, a causa di passaggi successivi delle strisce di cera, calore e pressione fanno raggomitolare l’estremità del pelo verso l’orifizio.
Il pelo incarnito va tolto con apposite pinzette. Si disinfetta poi con acqua ossigenata, procedendo successivamente con un prodotto anti-infiammatorio.
È importante estirpare il pelo nella sua direzione di crescita per evitare che si incarnisca di nuovo.
Se il pelo si presenta con la pustola, prima di proseguire alla rimozione, dobbiamo trattare la parte con impacchi caldi. Si consiglia a chi è soggetto a questo problema di mantenere lo stato corneo morbido e privo di cellule morte. Quindi suggerisco guanto di crine (o spugne ruvide) peeling eseguito ogni 15 giorni e creme idratanti per il corpo.
Da non confondere dunque i due termini DEPILAZIONE ed EPILAZIONE in quanto hanno una notevole differenza di significato:
* Depilazione è l’azione di eliminare il pelo dalla superficie cutanea, effettuata con mezzi meccanici, come il rasoio o con mezzi chimici come le creme depilatorie. . .
* Epilazione significa l’ allontanamento di tutto il pelo, bulbo compreso. Si effettua con cerette a caldo o a freddo, pinzette o apparecchi elettrici appositi.
– Con la depilazione il pelo ricresce molto in fretta e più robusto. Nel caso della epilazione invece il pelo ricresce lentamente, più morbido e sottile.
Tra tutti i tipi di epilazione il metodo più usato nei Centri di Estetica è la ceretta, che può essere a caldo o a freddo ma esiste anche un metodo totalmente naturale tornato in voga negli ultimi anni: “la ceretta araba”
“LA CERA ARABA”.
La cera araba è un metodo di epilazione antichissimo, meglio conosciuta anche come ceretta orientale o “Halawa” e “sokkar”…ma anche come ceretta persiana, Oro di Cleopatra, ceretta orientale o ceretta al caramello.
Questa cera veniva utilizzata fin dai tempi dell’antico Egitto. Secondo la cultura egizia infatti, il corpo delle donne rappresentava l’espressione massima di purezza, quindi era bandito qualunque inestetismo, compresi i peli. Pare addirittura che fu proprio Cleopatra a ricorrere a questo metodo per prima creando un composto malleabile fatto di zucchero, acqua e limone.
Con il passare dei secoli anche i Greci presero spunto dagli egizi, espandendo questa tecnica agli uomini che praticavano sport.
Ancor oggi è molto conosciuto nel settore dell’estetica, nei centri estetici e nei saloni di bellezza infatti questa pratica viene utilizzata per rimuovere i peli superflui soprattutto nelle zone più delicate, questo perché lo strappo risulta più “dolce” sulla pelle e la traumatizza meno, inoltre idrata e ammorbidisce la parte trattata, questo grazie alle proprietà emollienti del miele, unite alle proprietà disinfettanti del limone che riducono la comparsa di dolori e irritazioni cutanee.
Proprio per la sua semplicità di preparazione e applicazione la rende perfetta anche per chi sceglie di fare il trattamento comodamente a casa, bisogna solo prendere dimestichezza nella preparazione per ottenere la consistenza perfetta della pasta di zucchero, che altrimenti risulterebbe inefficace.
In più è anche economica e non inquina.
La ceretta araba dunque può essere utilizzata su ogni parte del corpo ed è consigliata alle persone che hanno i capillari fragili e la pelle delicata, soggetta a irritazioni e peli incarniti, c’è da dire però che la pasta di zucchero aderisce meno bene ai peli rispetto alla cera classica, per questo bisogna aspettare che il pelo raggiunga una lunghezza ottimale per poter essere rimosso dal bulbo, diversamente il pelo si spezzerebbe creando “doppia crescita”.
Un’altro consiglio che vi do è quello di recarvi in un centro estetico per le prime volte in modo da studiare bene la tecnica sia per la stesura del composto che per lo strappo necessario a rimuovere i peli superflui in modo corretto.
Molti brand propongono cerette già pronte completamente naturali e bio certificate ma al momento noi ci soffermeremo sull’antico metodo Home Made
Vediamo gli ingredienti e come prepararla:
INGREDIENTI
* 1 bicchiere di zucchero (circa 200g) semolato/bianco o zucchero di canna
* succo di mezzo limone (circa 25g)
* 1 bicchiere scarso di acqua (circa 150ml)
* 2 cucchiaini di miele (facoltativo)
Ps.: Questa ricetta è del tutto generica, bisognerà adattare le dosi a seconda delle proprie esigenze, nonché dalla consistenza che si desidera raggiungere.
PREPARAZIONE:
1. Aggiungete tutti gli ingredienti in un pentolino antiaderente.
2. Mescolate il tutto a fuoco medio fino a raggiungere una consistenza liquida e omogenea.
3. Quando il composto inizia a bollire, abbassate la fiamma al minimo e procedete con la cottura per altri 10 minuti (sempre mescolando)
4. Durante l’ebollizione si formerà una schiuma con bolle bianche. Continuando a mescolare, queste bolle diventano prima gialline e poi ambrate. Il colore ideale è il miele. Se troppo scuro vuol dire che è bruciata, se chiaro è immatura.
5. Quando noterete questa variazione di colore è il momento di spegnere il composto.
6. La pasta di zucchero dunque sarà pronta quando avrà un colore ambrato e lucente
7. Lasciate raffreddare la pasta di zucchero in un contenitore di vetro
NOTE:
La miscela non deve essere né troppo appiccicosa né troppo asciutta. In quest’ultimo caso bisognerà aggiungere qualche goccia d’acqua e mescolare per bene.
L’ideale sarebbe prepararla la sera prima e scaldarla un po’ prima dell’utilizzo (anche nel forno a microonde) ma fate attenzione a non scaldarla troppo,
il composto deve risultare appena tiepido.
UTILIZZO:
1. Ammorbidire il composto con le mani inumidite in acqua tiepida fino a raggiungere la giusta consistenza.
2. Prendere una pallina di pasta di zucchero.
3. Stendere la pallina sulla zona da trattare in direzione della crescita del pelo.
4. Rimuovere la pasta di zucchero con uno strappo deciso dalla parte opposta (contro pelo).
5. È possibile utilizzare la stessa porzione di pasta di zucchero più volte sulle zone vicino.
6. Finito il trattamento eliminare i residui della pasta di zucchero con acqua tiepida e un sapone poco aggressivo.
Questo metodo fai da te, potrebbe non andare bene per tutte e si potrebbero ottenere dei risultati poco soddisfacenti se non usata correttamente, pertanto vi invito a provare prima in una piccola zona della vostra pelle, per testarne efficacia e tollerabilità.
OLIO LENITIVO POST EPILATORIO – RITARDANTE:
60ml Olio di sesamo
20ml Olio di papaya
20ml Olio di Calendula
2/3 Gocce O. E. di menta
2/3 Gocce O. E. di salvia sclarea
5 Gocce O. E. di geranio bourbon
Inserite tutti gli ingredienti in una bottiglia di vetro scuro, pulita e asciutta, con l’ausilio di un imbuto, agitate energicamente e applicatelo massaggiandolo sulla pelle dopo la depilazione per eliminare i residui di cera, lenire irritazioni e ritardare la ricrescita dei peli superflui.
Conservate al massimo per tre mesi, al riparo da luce e calore;
L’olio di papaya è un olio vegetale lenitivo e purificante in grado di prevenire il rossore dovuto alla depilazione e di rendere la pelle morbida e vellutata.
L’olio di sesamo è ricco di acidi grassi, vitamina E e sali minerali: oltre ad essere un ottimo vettore per gli oli essenziali, svolge un’azione antiossidante e rigenerante sull’epidermide, calmando le irritazioni.
L’Olio di Calendula con le sue proprietà svolge attività antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti e dermopatiche la rendono il rimedio elettivo per arrossamenti e irritazioni della pelle; svolge in oltre un’azione di difesa della cute ed è eccellente in caso di bruciori e pruriti, i suoi principi attivi infatti svolgono attività, antibatteriche, antimicotiche.
Gli oli essenziali sono antibatterici e prevengono la formazione di peli sottopelle che possono causare infiammazioni dei follicoli e brufoletti. Gli oli essenziali di geranio bourbon e quello di Salvia sclarea sembrano avere un effetto ritardante sulla ricrescita dei peli, mentre l’olio essenziale di menta ha un effetto rinfrescante e lenitivo.
PS.: QUESTI RIMEDI SONO SCONSIGLIATI DURANTE I MESI ESTIVI
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