CENTELLA ASIATICA
(HYDROCOTYLE ASIATICA)
Nome Botanico: Hydrocotyle Asiatica
Regno: Plantae
Ordine: Apiales
Famiglia: Apiaceae
Genere: Centella
DESCRIZIONE:
La Centella asiatica è una pianta curativa appartenente alla famiglia delle Apiaceae o Ombrellifere originaria dell’India. Cresce in luoghi umidi e ombrosi, come ad esempio lungo i corsi d’acqua, nelle zone palustri e nelle foreste che vedono pochissimo la luce del sole.
Ha un gambo strisciante e si propaga grazie alle sue radici avventizie. Le foglie dal lungo picciolo disposte in rosette da 4 o 5, sono orbicolari o reniformi, di colore grigio-verde con fiori violacei. Sono proprio queste le “custodi” dei principi attivi che rendono la Centella asiatica un rimedio tonificante dei vasi sanguigni e cicatrizzante della pelle. Ed è a grazie a queste virtù che la Centella asiatica è conosciuta anche come “ginseng indiano” e “pianta della tigre”: la leggenda vuole che le tigri, quando riportavano ferite, vi si strofinassero contro, per medicarsi e trovare riparo. Fin dall’antichità, la Centella asiatica è stata impiegata in Madagascar, India, Ceylon e Isole Mauritius, dove nasce spontaneamente, contro malattie della pelle, come lupus e ulcerazioni.
STORIA:
Chiamato anche “ginseng indiano”, la leggenda cinese vuole che per grazia divina un contadino assistette alla tribolazione di una tigre che, feritasi chissà dove, sfregandosi contro una macchia di Centella ne ebbe subito sollievo; nel mito esiste sempre un fondo di verità; è definita in relazione a questo “pianta della tigre”. Nell’antichità è stata impiegata in Madagascar, India, Ceylon e Isole Mauritius contro malattie della pelle quali lebbra, lupus, TBC, sifilide, ulcerazioni etc.. Nel 1893 il Dorvault la descriveva nella sua opera L’Officine. Compare nella farmacopea Indiana del 1913.
ESTRAZIONE:
Possiamo trovare la centella asiatica in diversi stati, tutti comunque derivanti dalla foglia della pianta. Di norma si utilizza l’estratto, in forma liquida (pratico ad esempio per i cosmetici), in forma secca od in polvere (ad esempio in capsule di integratori). E’ possibile anche trovarla sotto forma di olio essenziale e si può ricavarne un oleolito.
La tecnologia moderna ed il progresso, permettono una tipologia di estrazione aggiuntiva e diversa da quella classica, con ottimi risultati e senza alterazioni del prodotto finito: parlo dell’estrazione ad ultrasuoni. Possiamo beneficiare di ogni principio attivo della foglia senza utilizzo di calore e con l’eliminazione di batteri nocivi in questo modo, utilizzando acqua vitalizzata, ottenendo così un metodo di estrazione innovativo ed eco compatibile, seppur ci siano a riguardo pareri discordanti. Nel nostro caso, necessitiamo della foglia, ma nulla cambierebbe in caso di principi attivi contenuti in fiori, cortecce, semi, frutti o gemme. Il metodo più diffuso e tradizionale, invece, è quello della macerazione in acqua ed alcool, dove vengono tenuti d’occhio i numerosi fattori per la buona riuscita (tempistiche, quantità di alcool, temperatura eccetera), per poi procedere in seguito alla spillatura per separare il liquido ottenuto dal rimasuglio erboso. Infine, torchiatura e filtraggio o decantazione per l’estrazione dei principi attivi e per ottenere un prodotto finito limpido e privo di impurità. Con il filtraggio, lo dice il nome stesso, il prodotto passa attraverso filtri che rimuovono gli ultimi scarti rilasciando liquido pulito, con la decantazione si attende che la frazione estranea si depositi sul fondo per gravità (metodo più lungo e comunque più impreciso perché prevede che possano rimanere dei rimasugli).
PRINCIPI ATTIVI:
- Olio essenziale
- vellarina
- steroli
- flavonoidi
- polline
- saponine triterpenoidi: asiaticoside, acido asiatico e madecassico, centelloside, bramoside, tankunoside, zuccheri, gliceridi, amminoacidi, polifenoli, tannini.
PROPRIETÀ E BENEFICI:
Questi principi attivi contenuti nelle foglie di centella asiatica, tra cui come già detto i flavonoidi, fitosteroli, polifenoli, saponine triterpeniche e oli essenziali, aiutano principalmente a migliorare la circolazione venosa stimolando i fibroblasti, cellule che sintetizzano il collagene, elemento indispensabile per la salute di pelle, vasi sanguigni e tessuto connettivo.
Ma ecco quali sono tutte le proprietà della centella asiatica:
Aiuta in caso di insufficienza venosa, fragilità capillare e gambe pesanti: la centella asiatica migliora il microcircolo e svolge un’azione protettiva e flebotonica sui vasi sanguigni: ne rafforza e rende elastiche le pareti evitando cedimenti e rilassamenti, favorendo la corretta circolazione periferica e prevenendo l’ipertensione venosa. È indicata quindi anche per prevenire e curare le varici in quanto aiuta a ridurre la dilatazione delle vene e l’edema sottocutaneo. La centella asiatica inoltre previene la fragilità capillare e combatte i sintomi dell’insufficienza venosa, tra cui pesantezza alle gambe o alle caviglie, dolore alle vene, crampi notturni, emorroidi e microangiopatia causata dal diabete.
Svolge un’azione antinfiammatoria e combatte cellulite e smagliature: l’azione benefica della centella asiatica su vasi sanguigni e tessuto connettivo è utile anche per combattere la cellulite: la centella svolge infatti un’azione antiedematosa e antinfiammatoria rinforzando il tono muscolare e riducendo la permeabilità capillare inoltre, contrastando la perdita di elasticità della pelle, è un ottimo rimedio anche contro le smagliature, uno degli inestetismi più comuni e difficili da eliminare. Gli estratti di centella asiatica vengono spesso utilizzati nei prodotti anticellulite, rassodanti ma anche antirughe proprio grazie alla loro capacità di stimolare la produzione di collagene che aiuta a migliorare lo stato fisiologico della pelle (proprietà eudermiche). I prodotti anticellulite a base di centella sono da preferire in caso di patologie della tiroide: tutti gli altri prodotti, infatti, potrebbero contenere alghe e altre sostanze che possono peggiorare la situazione soprattutto in chi soffre di ipotiroidismo.
Ottimo cicatrizzante utile contro piaghe, ustioni e lesioni della pelle: l’estratto di centella asiatica accelera il processo di cicatrizzazione della pelle anche in caso di piaghe, lesioni, eczemi, psoriasi, scottature, punture d’insetto o ustioni fino al secondo grado, inoltre il suo utilizzo si è dimostrato efficace per la cura delle dermatiti. L’azione antinfiammatoria, antiossidante e sedativa della centella è utile anche in caso di ulcere gastriche.
Contro le occhiaie: il miglioramento del microcircolo è un’azione fondamentale anche per curare le occhiaie, per cui la centella si pone come rimedio per contrastare la comparsa di “macchie” sotto agli occhi, dovuta ad un non più efficiente funzionamento dei capillari a causa dell’età. Favorisce inoltre la riduzione delle borse, cioè del gonfiore e dell’opacità che interessa la zona sottostante agli occhi.
Effetto dimagrante: ideale in caso di trattamenti dimagranti, spesso si utilizzano integratori a base di centella. Come ribadito, la centella va a ridurre notevolmente la cellulite, infatti questo è possibile perchè promuove il drenaggio dei liquidi così non ristagnano nell’organismo. Attenua anche il senso di fame incontrollata che spesso provoca l’aumento di peso.
Migliora la concentrazione: in medicina ayurvedica la centella asiatica viene spesso usata per migliorare la concentrazione e, in generale, la salute cerebrale aiutando a prevenire perdite di memoria e malattie neurodegenerative come Alzheimer e morbo di Parkinson.
UTILIZZO PER LA PELLE:
La centella asiatica è diffusa nella cosmesi dedicata al viso, in particolare possiamo trovarla nei prodotti dedicati alla skincare coreana, una metodologia di cura del viso comprendente dieci step, diventata ultimamente molto popolare tra le ragazze appassionate di beauty routine, anche se comunque riscuote sempre maggiore interesse. La centella, innanzitutto, può essere molto utile alle pelli più mature, avendo la capacità di favorire la creazione delle fibre che compongono collagene ed elastina. Il collagene è una proteina che il nostro corpo è in grado di generare autonomamente, ed la sua percentuale è molto alta quando parliamo degli elementi che compongono la nostra pelle (in particolare, ma in generale in tutto ciò che contiene tessuto connettivo) o delle proteine totali presenti nel nostro corpo.
Il collagene ci serve, detta in maniera semplice, a far si che la pelle risulti tesa e liscia. Anche l’elastina è una proteina appartenente al tessuto connettivo, ed agisce associata al collagene in questo modo: quando sorridiamo, aggrottiamo la fronte, strizziamo gli occhi (o comunque in caso di espressioni facciali in generale), possiamo vedere delle pieghe nella pelle, le quali scompaiono al rilassarsi nuovamente del viso tramite l’azione dell’elastina. Queste pieghe, ebbene, possono diventare rughe con il tempo, soprattutto man mano che l’età avanza e la produzione delle proteine sopracitate viene rallentata e più difficoltosa. Un’azione di supporto al corpo umano per quanto concerne l’autoproduzione di elastina è collagene, è dunque cosa molto buona e consigliata con il passare degli anni, e la centella può favorire questo lavoro.
Abbiamo già letto delle sue proprietà antinfiammatorie, infatti anche per pelli che presentano problemi di acne, brufoli o comunque che necessitano di azione cicatrizzante e/o antimperfezioni. Possiamo dunque affermare che è si utile alle pelli mature, ma anche a quelle più giovani che spesso portano a soffrire dei sopracitati fastidi, aggiungendo al tutto anche un potere lenitivo ed antinfiammatorio.
Infine è indicata anche per infiammazioni e rossori, oltre a contribuire all’idratazione della pelle.
Troviamo la centella asiatica sotto forma di estratto, soprattutto in sieri e creme viso.
UTILIZZO PER I CAPELLI:
– Nel nostro Cronoprogramma Capillare (CC ) rientra in I (Idratazione)
Seppur utilizzata per la maggiore sulla pelle, la centella asiatica può apportare benefici anche ai nostri capelli. La sua caratteristica principale è quella di dare aiuto alla crescita dei capelli, anche dopo le cadute copiose post periodi stressanti o cambi di stagione. Esistono infatti integratori dedicati a problematiche come questa (per i quali la centella viene impiegata), ma anche l’olio essenziale o la stessa polvere sono ottimi per impacchi per la crescita ed anti caduta in quanto anche la circolazione è importante in questo, e la centella accorre di nuovo in nostro aiuto rafforzando ed ossigenando il cuoio capelluto ed i suoi vasi sanguinei e follicoli piliferi. Si possono fare impacchi in cute e/o lunghezze, preparando la polvere con acqua tiepida, si possono aggiungere elementi idratanti (ad esempio un gel) e lasciare il tutto in posa come un normale impacco di erbe. In alternativa, si può utilizzare l’olio essenziale negli impacchi casalinghi oppure nei mix di oli per la crescita, l’oleolito si può invece mixare direttamente ad essi (ad esempio si può abbinare al ricino, l’olio della crescita per eccellenza).
CURIOSITÀ:
Secondo la tradizione il nome Centella deriva dal verbo «centellinare» e si riferisce al fatto che la pianta sorseggi, goccia a goccia, l’acqua delle zone palustri nelle quali vive. Il nome scientifico più adottato, soprattutto nel XVII secolo, fu Hydrocotyle (hydro = acqua, cotyle = ciotola), perché le foglie somigliano a una scodella capace di contenere l’acqua. Per gli indiani di Calcutta e i nativi della Malesia si chiama «Erba delle tigri», perché le tigri del Bengala erano solite rotolarsi su tappeti erbosi di centella per curarsi le ferite riportate dopo i combattimenti con altri animali. L’effetto terapeutico fu ripreso dalle popolazioni locali per la cura delle ferite. Nella medicina popolare indiana viene usata ancora come cicatrizzante e come rimedio contro la lebbra. Presso il popolo dell’isola di Cylon, la medicina ayurvedica le attribuì la proprietà di contrastare la vecchiaia e favorire la longevità (dal nome cingalese gotu kola). Il nome «Ginseng indiano» lo deve alle proprietà delle foglie capaci di stimolare, grazie a due acidi, l’umore e la forza fisica.
CONTROINDICAZIONI:
Nessuna controindicazione alle dosi terapeutiche normali eccetto ipersensibilità individuale. Evitare l’uso in gravidanza per possibile azione rilasciante la muscolatura uterina. Può provocare problemi di fotosensibilità, si raccomanda dunque una maggiore attenzione in caso di esposizione al sole, soprattutto per soggetti più sensibili al problema.
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