I capelli danneggiati

 

Oggi tratteremo un discorso, come dire…”Rovente”
Partiamo dal presupposto che se volete veramente aspirare ad essere Rapunzel, con capelli sani e possibilmente lunghi è il caso che sappiate quanto segue.
Se davvero desiderate capelli sani dovete sapere che i seguenti trattamenti aggressivi li rovinano senza se e senza ma, inutile poi sperare di recuperare un capello disastrato, c’è un unico rimedio: vitamina F (F sta per forbice) e non è quello che desiderate, credo.
Ciò non vuol dire che non possiate fare questi trattamenti, ma dovrete essere consapevoli delle tristi conseguenze a cui andate in contro e decidere liberamente se fare o non fare;
Ecco quindi cosa evitare per mantenere i capelli in stato di salute ottimale:

– Tinture chimiche
Le tinture chimiche rovinano i capelli in modo permanente, anche quelle senza ammoniaca e senza altre schifezze peggiori (tipo la ppd che è potenzialmente pericolosa e tossica ed è addirittura sospettata di essere cancerogena dunque da evitare assolutamente), ne abbiamo parlato anche a proposito di hennè: la tinta chimica va ad intaccare la struttura del capello, depigmentandolo per poi modificarne il colore con pigmenti di sintesi ed in modo aggressivo, per quanto sia scritto “delicata, con estratti, senza questo o senza quello” inevitabilmente stressa e sfibra il capello ed il cuoio capelluto (cit. Phitofilos). Un capello così trattato, con le squame così alzate, inevitabilmente è ruvido al tatto ed opaco, ergo NON potrà mai essere in salute.
L’alternativa sana per i capelli è una sola: hennè e le altre erbe tintorie con le quali colorare le vostre chiome con le nuance più disparate, per approfondire questo argomento potrete leggere i seguenti articoli:
?? “Henne e le erbe tintorie”
?? “Capelli castani con Hennè e le Erbe tintorie”
?? “Capelli neri con Hennè ed Indigo”
esistono anche diversi brand che producono miscele già pronte e con diverse opportunità di scelta, ad es Radico, Cultivator’s, khadi, Phitofilos etc

– Decolorazioni
Qui è pure peggio: l’acqua ossigenata brucia la cheratina, alterandone la struttura molecolare. Decolorazioni ripetute nel tempo o una decolorazione fatta male non lasciano scampo. Non ci sono impacchi che tengano per ricreare la struttura del capello. Un capello bruciato è un capello perduto.
L’alternativa sana è usare esclusivamente i trattamenti che donano riflessi naturali ai capelli (chiari ovviamente), a base di karite o altre sostanze schiarenti, tra le quali “Lo schiarente di Monia” con karite e zenzero.

– Meches e colpi di sole.
Idem come sopra, le striature chiare infatti altro non sono che decolorazioni di singole ciocche.
L’alternativa sana è sempre quella di usare i trattamenti che donano riflessi naturali ai capelli (chiari ovviamente), a base di karite o altre sostanze schiarenti.

– Decapaggio
Peggio che andar di notte, si tratta di una pratica ancora più deleteria, che viene effettuata per “tirare via” una vecchia tintura scura. Si alzano le squame del capello e una sostanza chimica “cancella” la vecchia tinta. La brutta notizia è che spesso non funziona, la pessima è che rovina il capello in modo permanente.
Non esiste alternativa naturale, potete provare a scaricare la tinta con burro di karitè usato spesso e volentieri, bagni d’olio oppure impacchi di methi e/o argilla ghassoul.

– Permanente:
Le sostanze alcaline utilizzate per arricciare i capelli rovinano i fusti, aprendo le squame e causando un riarrangiamento dei ponti di solfuro presenti tra le molecole di cheratina, la struttura del capello risulta quindi indebolita.
Alternativa sana: usare i bigodini flessibili, le trecce, le cannucce, il famoso metodo della fascia o del reggiseno insomma tutto tranne questo.
Ovviamente non vale neanche usare il ferro, il calore devasta il capello.

– Stiraggio chimico
Stesso discorso: distrugge i ponti sulfurei… ed i capelli. Stesso identico e disastroso risultato della permanente.
Attenzione allo stiraggio con metodo brasiliano, potrebbe contenere formaldeide e non mi sembra proprio il caso visto che è cancerogena, in italia è proibita quindi prestate sempre molta attenzione!
Alternativa sana: “ruota svedese”

– Piastra
Che sia a ioni, in ceramica, a vapore, di ultima generazione, ect ect, il risultato non cambia: la temperatura alta denatura le proteine di cui è composto il capello; in sostanza lo cuoce, senza rimedio. E non pensate di usare un termo protettore, nulla protegge dalla piastra.
Alternativa sana: “ruota svedese”

– Extensions
Altra soluzione da bocciare, perché la cera/cheratina utilizzata per attaccare le ciocche si incollerà ai vostri capelli in modo permanente. Unico modo per toglierla? Tagliare. Basta cercare foto che circolano in rete di famose star rovinate per farvi passare idea. Non meno sane sono invece le extensions a clip, stressano il capello, sottoponendolo a continua trazione, cosa per nulla sana direi.
Unica alternativa sana: avere pazienza, seguire una corretta alimentazione, fare ricette naturali per la crescita, non maltrattare i capelli, non prendere integratori a caso ma solo sotto consiglio medico, vedrete che cresceranno.

– Brushing con phon caldo
Stesso discorso della piastra. Cuoce la cheratina e la deteriora.
Con questo non voglio dire che non dovete usare il phon, soprattutto d’inverno, ma che non è necessario usare aria bollente, molto meglio alternare aria tiepida a fredda (soprattutto sulle punte).

– Sfilatura
Il taglio fatto con il famoso sfilzino (che vendono pure in internet, vi prego non compratelo) od il rasoio sfilando il capello ne danneggia la punta e lo rende più facilmente soggetto a doppie punte, soprattutto se eseguito da persona non competente. E se le doppie punte dovessero comparire, non c’è soluzione che la forbice!
Alternativa sana: farsi scalare i capelli da un professionista, in questo caso sconsiglio assolutamente il fai da te, su se stesse è praticamente impossibile fare un taglio scalato.

– Cotonatura
Pratica abbastanza in disuso oggi, ma in voga negli anni ’80, rendeva disastrosi i capelli perché li sfibra.
Alternativa sana: non farla!

– Treccine afro
Parto con il presupposto che sto parlando di treccine effettuate su capelli non afro in Occidente, perché ovviamente, nei paesi d’origine le treccine servono decisamente, visto che aiutano a proteggere i capelli dal sole e dagli stress ambientali ed hanno una loro ragione d’essere, soprattutto per capelli afro, che tendono a disidratarsi facilmente.
Diverso è invece scegliere di fare le treccine per “moda” (sì sono carinissime): in questo caso le sconsiglio, tendono a sottoporre il capello a continua trazione ed a sfibrarlo, possono andare bene per un’occasione speciale, ma ovviamente fatte da professionisti del settore, altri non ne consiglio (costano parecchio però, quindi vedete voi se il gioco vale la candela), ma portate per mesi distruggono il capello nella maggior parte dei casi.
Alternativa sana: fare delle trecce morbide, che non danneggiano il capello (sì lo so, l’effetto è diverso).

– Dreadlocks
Esistono diversi metodi per ottenerli, molti dei quali artificiali, che mi lasciano un po’ perplessa perché la filosofia Dread è tutt’altro, visto che nascono come forma di ribellione pacifica alla società odierna, vedi Bob Marley ed il Rastafarianesimo. Niente di sbagliato sia chiaro ma preferisco l’effetto nature.
In ogni caso, la manutenzione non è facile e potrebbe non essere la scelta giusta per la salute del capello, se proprio proprio desiderate farlo affidatevi a degli esperti del settore, almeno lo faranno come dio comanda (e purtroppo non sono molti i parrucchieri che lo sanno fare) e vi daranno i suggerimenti migliori per non stressarli ulteriormente.

Per chiudere il discorso: non crediate poi che il famoso Opalex possa fare il miracolo (leggete nononsensecosmetics in proposito, da cui emerge l’assenza di evidenza scientifica sul prodotto), se desiderate capelli sani semplicemente non li dovete trattare così, non vedo alternative.

I capelli danneggiati

Foto a: capello sano con normalissima porosità e cuticole piatte che garantiscono lucentezza
Foto b: cuticole un po’ rialzate a causa degli effetti del phon utilizzato come fanno tutti, cioè attaccato ai capelli e non tenuto ad una distanza di circa 20cm
Foto c: capello molto danneggiato con le squame rialzate a causa di decolorazioni, tinte e piastre. Salvo pochissime eccezioni, le tinture rovinano i capelli in modo permanente. Alzando le squame di cui è composto il capello (per far penetrare il colore), ne indeboliscono la struttura e ne compromettono lucentezza, resistenza, elasticità. Un capello con le squame così alzate è ruvido al tatto e opaco
Foto d: capello pesantemente danneggiato e quasi spezzato dall’utilizzo, ad esempio, di spazzole non appropriate. O per colpa della tracolla della vostra borsa….
Foto e: sono evidenti le doppie punte. Che la vostra piastra sia a ioni, in ceramica, biturbo o acciaio, il risultato non cambia: la temperatura alta denatura le proteine di cui è composto il capello; in sostanza lo cuoce. E quando una bistecca è cotta non c’è nulla che la faccia tornare cruda.  Per non parlare delle conseguenti doppie punte e dei “pallini bianchi” che si formano su un capello piastrato…
Foto f: capello annodato
Foto g: danni causati da permanente

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